Lo storage cresce in Italia e nel mondo

21/07/2021

Lo storage, inteso come sistema di accumulo di energia elettrica, è una tecnologia destinata a rivestire un ruolo essenziale nella transizione energetica. Permette infatti di superare il problema dell’intermittenza della generazione da fonti rinnovabili non programmabili, in particolare l’eolico e il solare, immagazzinando energia nei momenti di picco per poi redistribuirla secondo necessità, eliminando la necessità di ricorrere alla generazione convenzionale come back-up di sistema.

 

I sistemi di accumulo di energia a batteria (in inglese Battery Energy Storage Systems,o BESS) sono innovativi strutture di accumulo dell'energia in batteria che immagazzinano, massimizzano e stoccano l'assorbimento delle fonti energetiche rinnovabili.

Il loro impiego è perfetto per applicazioni che richiedono un tempo di risposta rapido e un'elevata richiesta di potenza a breve o medio termine, migliorando l'affidabilità, la disponibilità e l'efficienza dell'alimentatore.

 

I  Bess si dividono principalmente in domestici - soprattutto abbinati a impianti fotovoltaici di piccola taglia posseduti dai privati -e industriali -legati a impianti di generazione da fonte fotovoltaica ed eolica utility-scale e gestiti da operatori.

 

Non sorprende quindi che il settore viva una robusta crescita a livello globale. Secondo un report della società di consulenza per il settore energetico Wood Mackenzie, le installazioni di nuovi sistemi di accumulo nel mondo procederanno con un tasso di crescita medio del 31% da qui al 2030, raggiungendo 741 GWh di capacità complessiva.

 

Ci saranno però significative differenze regionali. Il 49% della capacità di accumulo installata si troverà Stati Uniti, che guideranno il mercato seguiti a distanza dalla Cina, che ammonterà invece al 21%. In Europa, saranno il Regno Unito e la Germania a primeggiare nel segmento dei sistemi di taglia industriale, seguiti poi da Francia e Italia.

 

Una fotografia dello stato attuale nel nostro Paese la offre invece l’Osservatorio sistemi di accumulo stilato da ANIE Rinnovabili e relativo al 2020, che si apre con un dato nettamente positivo: lo scorso anno, le installazioni di nuova capacità sono aumentate del 40% rispetto al 2019. A fine anno risultavano quindi installati in Italia 39.706 sistemi di accumulo abbinati agli impianti fotovoltaici, per una potenza complessiva di 189 MWp e una  capacità massima utilizzata pari a 293 MWh, a cui si aggiungevano gli impianti del gestore di rete Terna per un totale di 60 MWp e 250 MWh.

 

Tuttavia, le installazioni sono state costituite nella stragrande maggioranza dei casi da impianti domestici di piccola taglia, sebbene il rapporto segnali anche l’installazione di uno storage di 7,2 MWp per una capacità di 4,6 MWh abbinato ad una centrale termoelettrica in Regione Piemonte e di uno storage di 35 kWp per una capacità di 65 kWh abbinato ad un impianto eolico in Regione Toscana.

 

A livello regionale di distribuzione regionale, la Lombardia si è classificata prima per maggior numero di sistemi installati, con oltre 12.000 nuove installazioni, seguita dal Veneto con 6.700 e dall’Emilia Romagna con più di 4.000.

 

Dal punto di vista della tecnologia, impiegata, il 96,3% dei sistemi installati sono a base litio, seguiti dal piombo (3,6%). Si è notato comunque un aumento dei supercondensatori (0,1%) e sono stati rilevati anche 11 sistemi a idrogeno.

 

I sistemi al litio sono del resto i più largamente diffusi in tutto il mondo, ma la corsa all’aumento dell’efficienza e alla riduzione dei costi sta portando la ricerca a valutare soluzioni diverse, anche di carattere decisamente innovativo. Ad esempio, la start-up francese Energiestro sta testando un volano costituito da un cilindro di cemento, collocato sottovuoto in una camera stagna e collegato a un motore elettrico-alternatore.

 

Chiron Energy, in qualità di operatore energetico, è fortemente impegnata contro il cambiamento climatico attraverso progetti di decarbonizzazione in settori economici strategici quali la produzione, la distribuzione e appunto lo stoccaggio di energia da fonte rinnovabile. In questa prospettiva Chiron Energy sta conducendo, con il supporto di tecnici ed advisor altamente qualificati, importanti attività di analisi e studio in materia di storage utility scale che porteranno nel prossimo futuro ad integrare all’interno dei propri impianti di produzione anche soluzioni di stoccaggio dell’energia. Queste soluzioni tecnologiche di ultima generazione consentiranno un utilizzo sempre più efficiente e sostenibile dell’energia, superando i limiti di intermittenza e programmabilità propri della produzione di energia da fonte rinnovabile. Chiron Energy crede fortemente che la generazione distribuita e rinnovabile di energia di prossima generazione debba necessariamente integrarsi con sistemi di stoccaggio tecnologicamente avanzati e rispettosi dell’ambiente.

storage chironstorage chiron
Il tuo browser non è aggiornato!

Aggiornalo per vedere questo sito correttamente.