Solare fotovoltaico: fonte primaria per la transizione energetica in Italia
14 Aprile 2021
Il fotovoltaico fornisce energia elettrica rinnovabile e sostenibile. Riveste quindi un ruolo centrale nella transizione energetica anche in Italia e dovrà fornire un contributo decisivo e più rilevante rispetto alle altre fonti di energia pulita per il raggiungimento obiettivi di decarbonizzazione previsti entro il prossimo decennio dal PNIEC 2030.
Gli obiettivi del PNIEC
Il Piano prevede infatti tra i suoi obiettivi vincolati il raggiungimento di una quota del 30% di energia da fonti rinnovabili nei Consumi Finali Lordi di energia. Per riuscire in questa impresa, la produzione da fonte fotovoltaica dovrebbe triplicare e la potenza installata complessiva dovrebbe raggiungere i 52GW nel 2030, dopo aver toccato i 28,5 GW nel 2025.
Le fonti rinnovabili, inclusa quella solare, hanno vissuto un’importante crescita nel nostro Paese nel corso degli ultimi anni. Secondo il rapporto “Energia da fonti rinnovabili in Italia” del GSE, a fine 2019 in Italia erano installati oltre 893.000 impianti a fonti rinnovabili, per una potenza di 55,5 GW e una produzione di 115,8 TWh, sufficiente a coprire il 39,4% della produzione nazionale. Il fotovoltaico registrava 880.000 impianti installati (+20,7% sul 2018), per una potenza di 20,86 GW (+3,8%) e una produzione annua di 23,69 TWh (4,6%).
La sfida del settore e il contributo decisivo degli impianti utility-scale
Il 2020 è stato caratterizzato da una flessione generale delle nuove installazioni di impianti da fonte rinnovabile, con un 35% in meno rispetto al 2019, dovuta alla difficile situazione causata dalla pandemia da Covid-19. Secondo ANIE Rinnovabili l’unica fonte che ha visto un incremento della potenza installata è stato l'idroelettrico; il fotovoltaico invece ha registrato un calo del 15%, con appena 625 MW di nuove istallazioni. La decrescita ha riguardato soprattutto il segmento utility-scale, con 130 MW in meno, mentre gli impianti di piccola taglia hanno beneficiato delle agevolazioni del Superbonus e dell’Ecobonus introdotte col Decreto Rilancio. Per poter raggiungere gli obiettivi del PNIEC, il Paese dovrebbe contare su una nuova capacità media annuale aggiuntiva pari a circa 4,6 GW, una quantità ai ritmi attuali di crescita sembra decisamente ambiziosa. Come raggiungere questo ritmo di crescita? Certamente non saranno sufficienti le installazioni residenziali, ma dovranno essere installati anche un numero rilevante di grandi impianti a terra, dalla capacità superiore a 1 MW.
In questo comparto, quello degli impianti fotovoltaici utility-scale, opera Chiron Energy, una delle principali piattaforme indipendenti di sviluppo, investimento e gestione nel settore delle energie rinnovabili in Italia, impegnata a favorire la crescita del fotovoltaico italiano e a supportare il processo di decarbonizzazione e la transizione energetica nazionale.
Chiron Energy è un operatore relativamente giovane con un management di grande esperienza nel settore, con un track record di oltre 40 impianti da fonte rinnovabile progettati e realizzati, per una capacità complessiva di oltre 130 MW realizzati e 400 milioni di euro investiti nel settore. L’azienda si focalizza sia sulla progettazione e realizzazione di impianti di grande dimensione (greenfield), sia sull’acquisizione e revamping di impianti esistenti (brownfield), con obiettivi ambiziosi: entro il 2022 punta a una capacità complessiva di 50 MW.